Sepang, dove sono diventato campione
Senza nemmeno il tempo per assaporare la grande gara del Giappone, dove abbiamo ottenuto un
meritato secondo posto, arriviamo a Sepang. Credo che il circuito malesiano
sia più adeguato alla nostra Yamaha che alla Honda, anche se a questo punto del campionato, e come già abbiamo constatato,
è tutto molto equilibrato. Dobbiamo
essere molto concentrati per non commettere errori.
Salendo sul podio in tutte e tre le gare
ci basta per essere campioni, ma proveremo a vincere come sempre. Ora
dobbiamo avere la mente fredda più che mai.
Sepang mi porta alla mente ricordi difficili, come al resto dei miei colleghi, suppongo. Lì l’anno scorso è morto Simoncelli in un tragico incidente e
tutti ne sentiamo la mancanza. Ma, da un’altra parte, sull’asfalto malesiano ho vissuto
uno dei giorni migliori della mia carriera, quando
nel 2010 ci siamo proclamati campioni del mondo della MotoGP dopo aver firmato un terzo posto.